Una serata piacevolissima
quella dell’11 novembre, festa di S.Martino, al Teatro Rossini di Lugo. Non
c’erano le tradizionali “castagne e cagnina” protagonisti di questa festa, ma
lo spettacolo altrettanto atteso e tipicamente “nostro” presentato dal Gruppo
lughese dei Canterini Romagnoli “F.B.Pratella” supportati dagli altrettanto “nostrani”
attori Paolo e Gianni Parmiani. E’ questo un binomio, Canterini-Parmiani, già
sperimentato nel 2012, di grande successo. Lo testimonia il Teatro Rossini
riempito all’inverosimile dalla platea, ai palchi, alla galleria, al “Paradis”
da un pubblico eterogeneo, attento, partecipe, che ha saputo trasmettere calore
e simpatia ai protagonisti sul palco.
Diremmo che è commovente
l’affetto quasi palpabile dei lughesi per i loro Canterini, ne ricercano le
esibizioni, li seguono anche in trasferta, li applaudono a scena aperta a
testimoniare che le tradizioni della Romagna, le nostre “nobili radici
contadine”, che i Canterini conservano e tramandano, rimangono a dare spessore
al presente.
Un plauso ai fratelli Parmiani
che da fervidi ricercatori o essi stessi autori, in particolare Paolo, sanno
scoprire nella variegata letteratura in vernacolo, quelle “chicche” che
proposte con la loro straordinaria e avvincente capacità interpretativa,
arrivano dritte al cuore e alla risata scoppiettante e irrefrenabile.
Un sentito ringraziamento vada
agli “Amici dell’Arte”, organizzatori della serata, che anno dopo anno, pur
nella scarsità di mezzi, si adoperano per garantire alla cittadinanza lughese
momenti culturali significativi di cui “int è bosch è rusignӧl”, titolo dello
spettacolo, ne è un esempio.